Con l’arrivo della primavera e le belle giornate da trascorrere all’aria aperta, tra pic-nic, passeggiate e grigliate, in molti devono fare i conti con la classica (e fastidiosissima) allergia stagionale. Naso che cola, raffreddore, occhi lacrimanti e fazzoletti diventano fedeli compagni. Con la bella stagione, per milioni di italiani arriva anche l’allergia al polline, con sintomi fastidiosi e continui. Da marzo ad aprile il principale avversario sono le graminacee, mentre l’allergia all’erba può protrarsi fino ad agosto e quella alle erbacee addirittura fino a settembre. Ecco quali sono i sintomi dell’allergia al polline, quanto dura e quali sono i rimedi. Il consiglio è quello di rivolgersi agli esperti, in particolare all’allergologo che può prescrivere esami accurati in grado di stabilire con precisione l’eventuale presenza di un’allergia
I sintomi dell’allergia al polline
Betulla, parietaria, graminacee, pioppo e ambrosia (solo per citarne alcune): le piante e l’erba, in alcuni momenti dell’anno, rilasciano nell’ambiente i loro pollini, che entrano in grandissima quantità nelle vostre vie respiratorie. E fin qui, non c’è niente di strano. Ma che cosa succede se il sistema immunitario individua (erroneamente) i maledetti pollini come elementi pericolosi? Ecco i sintomi più comuni di chi soffre di allergia ai pollini:
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congestione nasale
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naso che cola (rinorrea)
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prurito al naso
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lacrimazione eccessiva degli occhi
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prurito intenso agli occhi
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gonfiore agli occhi
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arrossamento degli occhi e congiuntivite
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prurito alla gola o al palato
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tosse
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senso di oppressione al torace
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asma e difficoltà respiratorie
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disturbi del sonno
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dermatiti e orticaria
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edema
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shock anafilattico: per i pazienti estremamente allergici
I sintomi iniziano a manifestarsi dopo alcuni minuti fino a 1-2 ore in seguito a reazioni allergiche provocate dalle immunoglobuline.
I consigli per calmare un attacco allergico
Come resistere all’allergia? Innanzitutto serve non arrendersi mai, nemmeno all’allergia ai pollini. Siccome non potete evitarli, è doveroso mettere in atto una vera e propria prevenzione. Oltre ai farmaci specifici, come immunoterapie, antistaminici e cortisonici, ci sono una serie di trucchetti con cui entrare a gamba tesa sui sintomi e stare meglio. Non vedete l’ora di sapere quali? Eccoli di seguito.
1. Consultare il calendario dei pollini
Consultare il calendario con i periodi di fioritura delle piante a cui siete allergici è il primo consiglio per contrastare i fastidi della consueta allergia primaverile. Così, è possibile prevedere l’insorgenza dei sintomi e prendere i farmaci prima che si scatenino.
2. Guardare l’orologio e il meteo
La concentrazione dei pollini è massima tra le ore 10 e le ore 16. Cercate di tenere le finestre chiuse in questa fascia oraria e di non passeggiare quando c’è vento.
3. Occhiali da sole
Indossando gli occhiali da sole potrete tenere a bada i sintomi agli occhi causati dalla luce.
4. Rinunciare a passeggiate all’aria aperta
Rinunciate alle vostre sedute di corsa all’aria aperta o di passeggiata nei periodi di fioritura, anche se sarà un bel sacrificio.
5. Attenzione al bucato
Non stendete i panni all’aperto perché verrebbero letteralmente invasi dal polline, che vi finirebbe addosso.
6. Doccia e vestiti in lavatrice
Quando rientrate a casa, fatevi subito una bella doccia e buttate i vestiti in lavatrice: servirà a eliminare ogni residuo che potrebbe farvi stare male.
7. Filtro HEPA
Assicuratevi che l’aspirapolvere sia dotato di un filtro HEPA (quello super efficiente) e che il condizionatore dell’auto abbia un filtro antipolline (a patto che sia fatto ripulire periodicamente).
I rimedi per l’allergia al polline
Il metodo migliore per contrastare l’allergia è quella di non entrare in contatto con l’allergene, ma non sempre questo è possibile, perciò, oltre ad eventuali rimedi naturali, i medici prescrivono solitamente questi farmaci per alleviare i sintomi:
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antistaminici
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cortisone: solo stretto controllo medico per evitare complicazioni
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cortisonici: assunti per via respiratoria e come rimedio contro l’asma
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adrenalina: utilizzata solo in caso di shock anafilattico e per reazioni allergiche gravi
Non solo sintomi e rimedi: ecco quanto dura l’allergia al polline
Chi soffre di allergia stagionale deve purtroppo avere tanta pazienza, almeno quella necessaria affinché il polline non galleggi in grande quantità nell’ambiente. Ma, in sostanza, quanto ancora dura l’allergia al polline?
Innanzitutto, i test che farà lo specialista vi illumineranno sulle piante a cui siete allergici. Solo dopo, potrete indagare sul ciclo di vita della pianta incriminata. I sintomi resteranno praticamente per tutto quanto il periodo di impollinazione (che è diverso per ogni pianta) e, per questo motivo, è utilissimo consultare il calendario di fioritura.